https://youtu.be/8mCtQj_gyJQ

Assolutamente, d'altronde chi meglio dei medici di famiglia può avere l'esatta contezza dello stato di salute dei propri pazienti. Oltre a una maggiore attenzione ai pazienti più a rischio, è assolutamente necessario, a mio parere, un condiviso approccio terapeutico per la cura domiciliare se si vuol davvero combattere il coronavirus, salvare vite e alleggerire gli ospedali. Un approccio di confronto senza pregiudizi (come invece avvenuto per alcuni luminari onnipresenti nei talk show che si sono scagliati contro lo studio dell'istituto Mario Negri pubblicato su MedRxiv per il trattamento domiciliare di pazienti Covid-19) nei confronti di protocolli diversi dalle linee guida istituzionali che prevedono, per i pazienti con sintomatologia lieve o paucisintomatica, la vigile attesa e trattamenti sintomatici (paracetamolo) oltre ai farmaci e terapie che non vanno utilizzate (per mancanza di prove della loro efficacia o perché potenzialmente dannosi per il paziente). Tutte le forze politiche devono ora sollecitare quotidianamente il Governo, e in particolare il Ministro della Salute, a dar seguito al più presto a quanto previsto dall'ordine del giorno approvato l'8 aprile in Senato. e cioè ad aggiornare, nel minor tempo possibile (tramite l'Istituto superiore di sanità, Agenas e Aifa), i protocolli e le linee guida delle cure domiciliari, tenendo conto di tutte le esperienze dei professionisti impegnati sul campo e i dati clinici raccolti dai servizi sanitari regionali di gestione domiciliare del paziente Covid-19(da far confluire in un protocollo nazionale) attraverso un tavolo di monitoraggio ministeriale dove sono rappresentate tutte le professionalità coinvolte nei percorsi di assistenza territoriale!

Magari...sai quante morti e terapie intensive si sarebbero evitate😔Ci sono stati e ci sono medici di base che hanno fornito il loro numero di cellulare ,si sono resi reperibili h 24 ,altri che pur avendo pazienti molto anziani e fragili,si sono attenuti agli orari di studio e di segreteria,ne ho fatto esperienza personale ,8 giorni prima di prescrivere la terapia con azitromicina e cortisone,ed un mio caro amico anziano è finito in terapia intensiva per due mesi.